Ieri, la Commissione delle finanze del Consiglio nazionale ha audizionato la dirigenza del DDPS in merito ai problemi sistematici di gestione e finanziari dell’esercito. Le risposte fornite sono state insufficienti e lasciano poca speranza per miglioramenti concreti nel prossimo futuro. Per il PS Svizzero, è giunto il momento di fare chiarezza sulla gestione dell’esercito e di adottare misure drastiche per evitare futuri disastri.
«Gli sforamenti di budget nell’esercito sembrano essere diventati la norma, anno dopo anno, progetto dopo progetto», critica la consigliera nazionale del PS Tamara Funiciello (BE). Complessivamente, i progetti chiave interessati da ritardi, rischi e mancanza di risorse ammontano alla considerevole cifra di 19 miliardi di franchi – abbastanza per finanziare i contributi federali per gli asili nido per i prossimi 25 anni. «La sospensione del progetto “SkyView”, numerosi problemi legati all’F-35, grandi difficoltà nell’implementazione della nuova piattaforma di digitalizzazione, droni incapaci di volare a basse temperature… L’elenco dei progetti mal gestiti, che comportano costi spettacolari per le finanze pubbliche, è lungo. Troppo lungo. Questi problemi compromettono la capacità dell’esercito di svolgere i suoi compiti fondamentali», aggiunge Tamara Funiciello.
Le risposte fornite dalla dirigenza dell’esercito in merito ai problemi evidenti di budget e di funzionamento al proprio interno hanno lasciato insoddisfatta la delegazione del PS. «L’anno scorso è emerso lo scandalo del deficit finanziario di 1,4 miliardi di franchi nell’esercito. Abbiamo allora chiesto un chiarimento completo della situazione e misure incisive per garantire un uso responsabile dei fondi destinati all’esercito. Ma un anno dopo, risulta chiaro che i problemi sono ancora più gravi e strutturali», afferma Tamara Funiciello.
Per il PS Svizzero è charo: è ora di dire basta agli assegni in bianco per l’esercito. «Ora devono essere adottate misure decisive, non solo nella gestione operativa dell’esercito, ma anche nell’analisi e nella pianificazione della difesa. Chiediamo che l’esercito comunichi regolarmente i progressi nei suoi progetti chiave», conclude Tamara Funiciello.