Il PS Svizzero respinge fermamente l’iniziativa anti-SSR e il relativo dannoso controprogetto della destra. In tempi di disinformazione, deep fakes e manipolazione dei social media, è fondamentale poter contare su un panorama mediatico forte e indipendente. Il PS Svizzero accoglie con favore il fatto che il comitato di consultazione preliminare del Consiglio degli Stati abbia respinto il controprogetto della CTT-N.
In un mondo in cui il discorso democratico viene confuso con la censura oppure post personali sui social media di proprietà di miliardari “tech” politicizzati vengono scambiati per fatti oggettivi, un servizio pubblico mediatico è indispensabile. Poiché il giornalismo, nel suo ruolo di supervisore critico della politica – fondamentale per un sistema democratico ben funzionante -, è sempre più preso di mira dalla politica populista di destra. “I media indipendenti e forti sono di grande importanza, soprattutto nel mondo di oggi, dove la percentuale di disinformazione è aumentata notevolmente. Questo è il momento di rafforzare il servizio pubblico mediatico e non di indebolirlo”, afferma Eva Herzog, membro del Consiglio degli Stati.
Tuttavia, la SSR è già costretta a operare tagli importanti a seguito della drastica modifica dell’ordinanza da parte del Consigliere federale Albert Rösti, il che significa che non solo deve licenziare personale, ma anche ridurre i programmi. Per questo motivo, è importante che la SSR non si veda imporre ulteriori tagli attraverso modifiche di leggi o ordinanze. La CTT-S ha lanciato un segnale importante respingendo la controproposta indiretta della CTT-N.
Il controprogetto avrebbe comportato la completa abolizione del prelievo sulle imprese e il mantenimento dei tagli ai prelievi sulle famiglie. Rafforzando i poteri dell’autorità indipendente di ricorso in materia radiotelevisiva (AIRR), la SSR sarebbe stata ulteriormente limitata nella sua libera scelta dei programmi e nelle sue analisi critiche. Il PS Svizzero chiede anche alla CTT-N di respingere questo controprogetto e di schierarsi a favore di un panorama mediatico forte e indipendente.