Traité d’interdiction des armes nucléaires : le soutien du Conseil fédéral devra encore attendre

Le Conseil fédéral s’est une nouvelle fois prononcé aujourd’hui contre la signature et la ratification du traité d’interdiction des armes nucléaires. Le PS critique vivement cette décision qui va à l’encontre de la volonté clairement exprimée par le Parlement et exige une action rapide : le Conseil fédéral doit enfin aller de l’avant avec ce projet de paix, car les armes nucléaires ne sont pas compatibles avec le droit international humanitaire.

« La situation géopolitique actuelle prouve une fois de plus qu’un monde sans armes nucléaires doit rester un objectif multilatéral commun », déclare le conseiller aux États socialiste Carlo Sommaruga (GE). « Il est choquant que le Conseil fédéral continue à ne rien vouloir savoir de la signature et de la ratification du traité d’interdiction des armes nucléaires, sans doute sous la pression des États-Unis et de l’OTAN, l’année du 75e anniversaire des Conventions de Genève. La Suisse doit mettre un terme à sa timidité dans ce dossier. »

La Suisse n’a toujours pas signé le traité, bien que le Conseil national et le Conseil des États aient approuvé une motion en ce sens du conseiller aux États socialiste Carlo Sommaruga en 2018 déjà. « Le Conseil fédéral a reçu ce mandat il y a donc bien longtemps », ajoute Carlo Sommaruga. « Le PS salue le fait qu’une large alliance de la société civile autour de la Campagne internationale pour l’abolition des armes nucléaires (ICAN) prenne les devants avec une initiative populaire. »

Interlocuteur:s sur ce thème

Carlo Sommaruga

Carlo Sommaruga

Consigliere agli Stati GE

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