Un sondaggio condotto nel Canton Zurigo nell’ambito del progetto pilota “Stop Hate” (febbraio 2024) ha rivelato che una persona su tre che fa politica è stata oggetto di discorsi di odio. Una persona su quattro di quelle toccate ha addirittura riferito di aver subito minacce di violenza (comprese quelle contro i propri famigliari).
Sebbene una certa cultura del dibattito, a volte anche dura, faccia parte della politica, è altrettanto chiaro che messaggi d’odio, ingiurie, insulti e minacce rappresentino un problema serio per la democrazia: capita regolarmente che persone con cariche politiche si dimettano per questo motivo o che non si mettano a disposizione per una candidatura. Il rischio di subire messaggi d’odio può anche determinare su quali argomenti una persona impegnata in politica si esponga – e su quali no. Questo è particolarmente vero per la politica locale. Un aumento delle campagne di odio e denigrazione contro persone attive in politica mette a rischio il sistema di milizia, perché meno persone sono disposte ad assumere incarichi politici. A ciò si aggiunge il fatto che alcuni gruppi di persone, già sottorappresentate in politica per ragioni strutturali, sono esposti a un maggior rischio di diventare bersaglio di odio, insulti o minacce a causa del loro impegno politico. Si tratta prima linea di donne, persone queer, persone con un passato migratorio e persone di colore (“People of Colour”).
I partiti hanno un dovere morale di sostenere i e le loro esponenti in tali situazioni. Tuttavia, è responsabilità della società tutta promuovere la partecipazione democratica dei diversi gruppi della popolazione e proteggere le persone impegnate in politica da odio, insulti e minacce. È un dovere del settore pubblico.
Fatte queste premesse, ci rivolgiamo con le seguenti domande al Consiglio di Stato:
- Nel nostro Cantone sono mai stati raccolti dei dati sul numero di episodi in cui persone attive politicamente sono state oggetto di messaggi di odio, insulti o minacce?
- Se no, cosa pensa il Consiglio di Stato di eseguire un tale sondaggio nel nostro Cantone?
- Cosa pensa il Consiglio di Stato dell’idea di mettere a disposizione, eventualmente nell’ambito di un progetto pilota, alle persone impegnate in politica e colpite da messaggi d’odio, insulti o minacce una procedura digitale di segnalazione, uno sportello per la consulenza e un’assistenza legale gratuita?
- Cosa pensa il Consiglio di Stato della proposta di una campagna d’informazione all’intera popolazione sull’impatto negativo che i discorsi d’odio, gli insulti e le minacce hanno sulla democrazia e sulle possibili conseguenze penali di tali comportamenti?